Via de la plata
Dal 2023 in poi …R
2023 Via de la Plata
Sivilla nel cuore.
Riporto alcune cose scritte in quel tempo del primo cammino in Via de la Plata.
Dettagli di un cammino che mi è entrato nel cuore per non andare più via.
“E cogli quel momento, inaspettato per quanto fantastico e ti senti mancare il respiro e la gioia che prima mancava ora é
parte di quel nodo che in gola strozza la parola ma rende lucidi occhi velati da lacrime che rigano il viso. Un pianto silenzioso voce di una speranza custodita, ora appagata, che inebria l’animo con una nuova vitale energia.
Quell’istante capace di cancellare tanti istanti di un lungo tempo ormai passato.” (da 7Roses).
“La mattina tutto regolare, fresco e camminare è piacevole. Poi arriva il caldo e da li in poi devi solo tenere il passo perché non trovi niente per chilometri. Neanche quel piccolo alberello dove sostare per prendere un po’ di fiato e ombra. Sarà il caldo saranno i pensieri ma oggi questa solitudine l’ho proprio sentita in ogni piccola cellula del mio corpo.
Questo cammino è perfetto per me.”
“Non era previsto ma il cammino è così quindi anche oggi tappa lunga e immersa nella natura. Profumi, alberi, sole, silenzio, il costante cinguettio di uccellini e i ruscelli, i guadi da superare, i cancelli da aprire e chiudere, mucche, cani pastore e ancora mucche. Silenzio. Rumore dei passi e quella magia che solo la terra riesce a trasmettere.
Pietre e alberi secolari. Pace. La mente viaggia veloce in passi lenti e costanti e le otto ore scorrono come se fossi scesa giusto a prendere un caffè.”
giorno | da | a | km |
1 | sevilla | guillena | 21 |
2 | guillena | castilblanco de los arroyos | 18 |
3 | castilblanco de los arroyos | almadén de la plata | 28 |
4 | almadén de la plata | monesteiro | 34,5 |
5 | monesteiro | calzadilla de los barros | 26,5 |
6 | calzadilla de los barros | villafranca de los barros | 37 |
7 | villafranca de los barros | torremejia | 25 |
8 | torremejia | el carrascalejo | 30 |
9 | el carrascalejo | alcuéscar | 22 |
10 | ALCUéSCAR | Cáceres | 26 |
11 | Cáceres | Casar de Cáceres | 48 |
12 | Casar de Cáceres | Cañaveral | 35 |
13 | Cañaveral | CARCABOSO | 38 |
14 | CARCABOSO | ALDEANUEVA DEL CAMINO | 37 |
15 | ALDEANUEVA DEL CAMINO | la calzada de bejar | 22 |
16 | la calzada de bejar | fuerterroble de Slvatierra | 20 |
17 | fuerterroble de salvatierra | salamanca | 53 |
18 | salamanca | el cubo del vino | 34 |
19 | el cubo del vino | zamora | 32 |
20 | zamora | FONTANILLAS DE CASTRO | 31,3 |
21 | FONTANILLAS DE CASTRO | Tábara | 35 |
22 | Tábara | OLLERAS DE TERA | 35 |
23 | OLLERAS DE TERA | MOMBUEY | 22 |
24 | MOMBUEY | PUEBLA DE SANABRIA | 32 |
25 | PUEBLA DE SANABRIA | LUBIAN | 31,5 |
26 | LUBIAN | A Gudiña | 24 |
27 | A Gudiña | LAZA | 35,5 |
28 | LAZA | XUNQUEIRA DE AMBIA | 35 |
29 | XUNQUEIRA DE AMBIA | OURENSE | 22 |
30 | OURENSE | OSEIRA | 31 |
31 | OSEIRA | SILLEDA | 38 |
32 | SILLEDA | SANTIAGO DE COMPOSTELA |

1000 km in un mese
53 km tappa più lunga
inizio tappa h 6:00 con relativa esperienza di camminare al buio verso l’alba.
Superato incontro con cani pastore.
Superato pascolo di vacas e toros.
Superato percorsi lunghi e desolati con poca o senza acqua.
Superato qualche limite altri sono in corso di esperienza.
Il grande cuore di Siviglia in un immagine.
Non è mai solo una foto. E’ un istante di un tempo che ha portato gioia nel cuore. E’ l’incontro e lo scambio con anime del cammino che restano affini nonostante il tempo passato.
Siviglia fin dal primo istante mi ha dato calore, mi ha trasmesso quella pacata essenza della bellezza circondata dai profumi e dai colori di un Andalusia che ti accoglie a braccia aperte.
Il primo sello -a casa di Manuel- per accompagnare i passi di un nuovo cammino che è diventato passo dopo passo il mio cammino preferito.
1000 km in un mese.

2024 Via de la Plata
Una Via de la Plata incrociata lungo il cammino di Mozarabe.
Il km 0 del cammino che ho percorso attraverso l’Europa risale al 2 Aprile del 2024 da Alméria.
L’Andalusia porta un fascino unico e per quanto Siviglia sia ancora per me affascinante e bellissima, ho apprezzato moltissimo tutto il cammino di Mozarabe.
Così a Merida ho ripercorso le tappe del cammino del 2023.
La realtà è che il cammino è lo stesso ma tu che cammini sei diverso.
I passi del passato mi hanno accompagnato come un eco molte volte ridondante e fastidioso altre piacevole e misericordioso. Un eco che era come una voce strozzata dal pianto e da un tempo che, non solo perché passato, non sarebbe più stato possibile riabbracciare.
Spesso sentiamo un misto di emozioni che parlano di mancanza e sembra che senza certe persone o eventi non si possa vivere. Credo che la vera sensazione di mancanza sia quella dell’impossibilità data dalla morte che inequivocabilmente rompe qualsiasi possibile collegamento reale.
Così la Via de la Plata nelle sue tappe mi ha mostrato la felicità del passato e le tristezza data dal dolore che vivevo nel presente. Mi ha mostrato tutta la mia vulnerabilità e quella completezza che avevo, che sentivo e vivevo ma che di fatto non comprendevo totalmente. Ecco non si è più come un tempo. non si è più come in quel tempo.

La Via de la Plata o Via d’argento, ti abbraccia e ti avvolge come una spirale, ti coglie spesso impreparato e ti sorprende. Puoi amarla o puoi non apprezzarla. La sua bellezza lascia senza parole e proprio quando pensi di aver capito e colto l’essenza di questa terra, ti sorprende ancora e ti destabilizza.
Lascio il Mozarabe e entro a Merida sulla Plata. Tutto diventa improvvisamente familiare anche se i colori appaiono diversi dal cammino del passato.
Una Plata percorsa in un mese contro una Plata di tappe anche brevi, attraversata con calma e pacatezza. Senza fretta assaporando tutto come una prima volta pur riconoscendone dei sapori e facendo affiorare ricordi.
Qui ancora una volta scorgo posti dove sento di voler tornare e qui colgo messaggi di vita, per la mia vita.
Ci sono tappe lunghe e deserte. Percorsi che devi per cause di forza maggiore attraversare senza trovare punti di ristoro. Una in particolare tra Casal de Caceres e Canaveral dove a km di asfalto abbracci km di nulla attraverso un sali scendi di sterpaglie e un lago artificiale che esprime la sua magnificienza.
2025 Via de la Plata
In cammino ma non solo. Questa nuova partenza verso il cammino è supportata dall’esigenza di fare l’Hospitalera.
Prima di partire ho preso contatti con l’Albergue Parroquiale di Fuenterroble de Salvatierra.
Qui dove ho alloggiato per due volte negli anni passati e dove ho fin da subito pensato di voler affrontare l’esperienza come Hospitalera.
Nei parrocchiali solitamente non e’ richiesto il corso. L’Albergue donativo è molto grande e il lavoro non manca. Così ho scritto e mi sono offerta volontaria e mi è stato concesso di svolgere un servizio.
Non è quantificabile in denaro quello che fà un Hospitalero in una casa volta all’accoglienza del pellegrino. Dalle pulizie alla cucina, all’accoglienza o alla disponibilità verso il pellegrino che arriva stanco, affaticato dal cammino.
Sono dove voglio essere e qui resterei ancora ma è giusto che chi svolge un servizio come questo sia per un tempo limitato o comunque in turnazione.
Tornerò qui nei mesi di maggior affluenza di pellegrini.
Il caldo che aumenta porta a una diminuzione considerevole di presenza in cammino.
Fortunatamente gli Albergue in Luglio e Agosto chiudono proprio per non incentivare il percorso che diventa pericoloso.
giorno | da | a | km |
1 | TRIESTE | AVBER | 22 |
2 | AVBER | RAZDRTO | 30 |
3 | RAZDRTO | PLANINA | 22 |
4 | PLANINA | VRHNIKA | 19 |
5 | VRHNIKA | LUBJANA | 20 |
6 | LUBJANA | TUNIJCE | 29 |
7 | TUNIJCE | VRANSKO | 33 |
8 | VRANSKO | KLADNART | 36,8 |
9 | KLADNART | Poljčane | 22 |
10 | Poljčane | PTUJ | 32 |
11 | PTUJ | Ormož | 18 |
12 | Ormož | SLAMNJAK(LJUTOMER) | 21 |
13 | SLAMNJAK(LJUTOMER) | DOBROVNIK | 26,5 |

Faccio un respiro profondo, chiudo gli occhi e ritorno tra quei boschi e i suoi colori. Respiro l’aria e il profumo della terra della natura che mi inebria.
L’autunno è cambiamento. Morire per rinascere. Ciò che cade non muore ma nutre la terra e quel che resta affronta l’inverno per abbracciare un nuova stagione con la primavera.
Entrare in Slovenia è stato come avventurarsi in una dimensione parallela quasi magica. I colori, i profumi, i silenzi, gli incontri discreti, le accoglienze calorose. i passi condivisi, gli aiuti ricevuti… il cibo, la condivisione di passi, i brindisi serali, le parole di conforto, l’amore di persone semplici e ricchissime… la terra, la foresta, il cantare lungo vie isolate, gli scambi di sguardi curiosi, il verde che lascia il posto ai colori dell’autunno, le piogge improvvise, il sole di una nuova alba… i passi verso la meta, il tempo che scorre, il tempo che sembra fermarsi, il ritornarci a fine cammino, l’abbraccio di Bojana, l’amicizia di Claudio e Sandra, le gite fuori porta, le cene, i brindisi, la grotta, le passeggiate boschive… Scriverò di questo tempo in un giorno futuro e forse scriverò proprio da li da quella terra che ho sentito come casa.
L’arte culinaria e il piacere di farsi prendere per la gola. Condividere il buon cibo in compagnia crea unicità e consolida l’affinità. Ci si ritrova così a discorrere dei tanti pensieri, del cammino e della vita, davanti a un buon vino e ottimo cibo.
Ringrazio per questo Claudio e Sandra che fin dal nostro primo scontrarci alla ricerca di una buona birra, ci si è ritrovati complici nel condividere delle bellissime e indimenticabili giornate in Slovenia.
Per gentile concessione di Claudio le sue foto e descrizioni di alcuni dei piatti che ho avuto il piacere di gustare in un tempo adesso passato ma sempre presente. Spero di trovare l’occasione lungo la mia strada per ritornare in quei luoghi a me tanto cari.